Non esiste una seconda occasione per fare una buona prima impressione
Group of businessmen shaking hands outside office building

Di galateo e buone maniere, per gli imprenditori

Non esiste una seconda occasione per fare una buona prima impressione (ed essere professionali).

Ce ne parla Shubha Marta Rabolli, vice presidente dell’Accademia Italiana Galateo.

E se l’obiettivo sono clienti e contatti, allora sarà bene applicare sempre il galateo del business. Così, niente galanterie: alle donne si cede il passo solo se sono più importanti o alte in grado, il meno importante si presenta al più importante, i bigliettini si scambiano quando ci si saluta.Non esiste una seconda occasione per fare una buona prima impressione

Il Galateo risuona come un argomento desueto e poco attuale, al contrario è interessante notare come un tema così controverso costituisca in realtà uno strumento operativo efficace in tutti gli aspetti della nostra quotidianità.

Se ricorrere al Galateo nella nostra quotidianità è utile, nel contesto lavorativo, la conoscenza e l’applicazione del galateo potrei dire che sia determinante.

Oscar Wilde diceva: “Non esiste una seconda occasione per fare una buona prima impressione”. Per quanto siamo concordi nell’affermare che l’abito non faccia il monaco o che non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina è pur vero che molto spesso, in particolar modo nell’ambito lavorativo, la nostra immagine personale rappresenta il nostro biglietto da visita.

Non sempre ci viene data la possibilità di raccontarci attraverso le parole o banalmente attraverso il nostro Curriculum Vitae, ecco perché diventa essenziale raccontarci anche  attraverso l’immagine.

Quando si parla di immagine personale non intendiamo solamente un dress code adeguato al contesto ma un modo di agire che sia il più possibile aderente e coerente con la nostra identità.

La prima regola: riconoscere il contesto. È essenziale saper riconoscere il grado di formalità che caratterizza il contesto in cui mi trovo. Questo mi consentirà di adeguare il mio abbigliamento, il mio approccio nelle relazioni e naturalmente il mio registro linguistico. Mentre nei
contesti informali o se i formali qualche “strappo alla regola” è concesso, nella formalità è importante conoscere le regole e adeguarsi correttamente per evitare cadute di stile.

Seconda regola fondamentale: ricordiamoci che nel contesto aziendale il genere non ha rilevanza, ciò che determina la formalità e leNon esiste una seconda occasione per fare una buona prima impressione

precedenze è solo in funzione del ruolo e della posizione ricoperta. Attenzione quindi ai gesti di galanteria in questo contesto. Per quanto sempre affascinanti potrebbero urtare la sensibilità altrui. Un ruolo determinante nel contesto lavorativo lo svolgono le presentazioni. Momento delicato in cui le precedenze sono fondamentali. Sarà sempre la persona con un ruolo meno importante ad essere presentata a quella che ricopre un ruolo più importante. A parità di grado si fa riferimento al criterio di anzianità, pertanto la persona più anziana verrà presentata alla più giovane.

Se siamo in presenza di un ospite straniero, sarà l’ospite italiano ad essere presentato a quello straniero. Sarà sempre la persona che viene presentata a tendere per prima la mano. Il valore aggiunto lo darà un perfetto equilibrio tra stretta di mano, contatto visivo, sorriso ed un tono di voce adeguato.

Il modo corretto per presentarsi dovrebbe seguire queste semplici indicazioni: il titolo (accademico, in alternativa semplicemente signor o signora); nome e cognome; la carica ricoperta o la professione.

Anche se spesso, per assolvere una funzione pratica come la facilitazione nella memorizzazione del nome, ci si scambia il biglietto da visita durante le presentazioni, il momento giusto per lo scambio del biglietto da visita, secondo il galateo, dovrebbe essere il congedo. In questo caso cerchiamo di rivolgere la giusta cura e attenzione sia nel porgere i nostri contatti che nel riceverli. Riponiamo il biglietto da visita in un’apposita cartellina e evitiamo di metterlo alla rinfusa in borsa o nel taschino senza nemmeno guardarlo con attenzione, ringraziando.