Artigiani, commercianti e agricoltori sono imprenditori. Le partite iva registrate in Camera di Commercio, o CCIAA, sono imprese e i loro titolari, o i soci, sono imprenditori.
Imprenditore è chi “esercita professionalmente un’attività economica organizzata ai fini della produzione o dello scambio di beni o di servizi” (CC art. 2082). Tutte le partite iva registrate in Camera di Commercio, o CCIAA, sono imprese e i loro titolari, o i soci, sono imprenditori.
Perché, comunemente, si ritiene che le piccole imprese agricole commerciali e artigianali non siano di fatto imprese? Perché in effetti ci sono due caratteristiche fondamentali, forma giuridica e soprattutto dimensioni, che le distinguono dalle altre imprese, quelle considerate “grandi” o, addirittura, “vere imprese”.
La forma giuridica può essere ditta individuale, società a responsabilità limitata, società in accomandita semplice e così. Questa viene scelta dall’imprenditore, spesso con il consiglio del consulente o del commercialista, fra quelle stabilite dalle norme nazionali, codice civile in primis.
L’Europa, invece, con la Raccomandazione della Commissione europea n. 2003/361/CE del 2003, ha definito le dimensioni delle imprese distinguendole fra MPMI, micro, piccola e media impresa e grande impresa. Forse è proprio da questo che deriva l’immagine “alterata” sull’essenza dell’essere impresa. In particolare:
la micro impresa ha meno di 10 dipendenti e fatturato e/o totale di bilancio inferiore a € 2 milioni.
La piccola mipresa ha meno di 50 dipendenti e fatturato e/o totale di bilancio inferiore a 10 mln.
La media impresa ha meno di 250 dipendenti e fatturato e/o totale di bilancio inferiore € 50 mln. Una ulteriore distinzione è stata fatta fra imprese associate, autonome e collegate e questo dipende delle partecipazioni fra imprese.
Così, forma giuridica e dimensione d’impresa non incidono sul fatto che si tratti di un’impresa quindi è corretto, e ovvio, dire e precisare che artigiani commercianti e agricoltori sono imprenditori!