A volerla romanzare, Antonella e Alessandro hanno rilevato la storica Pizzeria San Francesco di Pescara (v.le Margerita n. 152). Nuova cucina, nuovi prodotti e materie prime di eccellente qualità e lo slancio verso il futuro rivitalizzeranno una chicca storica tutta pescarese.
A ben guardare, c’è uno strato sociale costituito da giovani pieni di entusiasmo e buona volontà che nonostante tutto vogliono crescere, mettersi in gioco, creare un’impresa che è di fatto buttarsi in un’avventura rischiosa quanto straordinaria.
E così, scelgono di correre il duplice rischio di avviare un’impresa in tempi difficili. Tutte queste forze ed energie, spesso vengono spese per avviare un’attività rilevandola da chi, per ragioni a volte più personali che economiche, è in fase di dismissioni, come solo a titolo di esempio, la pizzeria San Francesco di Pescara.
Ecco allora che imprese piccole ma forti e solide destinate alle dismissioni trovano una speranza: l’acquisizione da parte di terzi. Nello scambio fra chi esce e chi entra, la componente umorale è forte, tanto la frustrazione di chi dismette quanto l’entusiasmo di chi inizia. Parole come sentimento, amore, speranza diventano parte integrante delle decisioni.
A volerla romanzare, ne è emblematica l’impresa di Antonella e Alessandro. I due ragazzi hanno rilevato la storica Pizzeria San Francesco di Pescara (v.le Margerita n. 152) che, con una nuova cucina, nuovi prodotti e la scelta di materie prime di eccellente qualità, ha rivitalizzato una chicca storica tutta pescarese. Red.