Può essere il mondo del calcio banco di prova per manager aziendali di domani? Dalla comunicazione al gioco di squadra un nesso è possibile.
di Pietro Di Gianvito
Ci sono punti di contatto tra questi mondi distinti, quello del calcio e quello del management aziendale, che potrebbero caratterizzare una gestione di successo o, al contrario, determinare la fine di un progetto. Parliamone.
Comunicazione. E’ uno degli aspetti più importanti in una buona pianificazione gestionale, specie con l’avvento dei social che ne hanno esponenzialmente accresciuto il peso specifico.
Una buona comunicazione all’esterno del gruppo squadra, quella che va verso i supporters e gli sponsor, crea condivisione dei valori che caratterizzano il progetto accrescendo l’appeal della squadra: una squadra con un buon appeal attrae a sè supporters, quindi visibilità, quindi risorse.
Al contrario una comunicazione sbagliata abbassa il livello di appeal, svilendo le ambizioni altrui di poter essere collegato socialmente il nostro brand.
Allenamento. Caratterizza l’aspetto della formazione in una squadra di calcio. Una buona comunicazione interna favorisce l’istaurarsi di un rapporto costruttivo e collaborativo tra il leader, il Mister, e la squadra. I calciatori, che cambiano frequentemente “gruppo di lavoro”, identificano nel Mister colui che da una parte dà disposizioni sul da farsi, dall’altro scandisce tempi e regole con i quali le risorse interagiranno e si integreranno tra loro.
Una buona leadership porterà ad una veloce integrazione delle nuove risorse e ad un accorciamento dei tempi di formazione: meno tempo per avere un sistema produttivo, un sistema di gioco, veloce ed efficacie. Al contrario, una leadership debole o inesperta aumenta il rischio di frizioni all’interno del gruppo di lavoro, scarsa e poco chiara percezione delle direttive, generando un ambiente non ottimizzato e incline all’errore.
Costanza: una volta impostate le strategie gestionale e scelte le figure professionali sulle quali investire, dirigenti, mister e calciatori, avranno davanti a sé delle performance da raggiungere.
Il raggiungimento o meno degli obiettivi è determinato dalla costanza con la quale la squadra, gruppo di lavoro, riuscirà a garantire il raggiungimento del livello minimo richiesto ogni performance.
La gestione delle criticità, attraverso la diversificazione della pianificazione e la gestione innovativa delle problematiche, caratterizza molto spesso l’aspetto che differenzia un buon progetto da un progetto di successo, da un progetto vincente.
In un mondo dove gli standard delle prestazioni dei competitor sono sempre più costanti, esercitarsi sulla strutturazione di un modello gestionale incentrato sulla rimodulabilità dei processi, che può contare su una squadra ben formata e che offra duttilità nel modo di impiego, rappresenta un’ottima opportunità per mettere alla prova i manager di domani.
Ecco così che può ben essere considerato il calcio banco di prova per manager.