In occasione del 50mo anniversario dell’Earth Day, la Giornata della Terra, che ogni anno cade il 22 aprile, è un onore dedicare un pensiero-omaggio alle api, insetti che ricoprono un ruolo fondamentale per la vita e la biodiversità del nostro pianeta. Anche Google oggi le ha ricordate, con un simpatico video-“doodle”.
di Paola Caracciolo
L’ape è un insetto sociale, che appartiene alla famiglia delle Apidae. Ne esistono più varietà, ma solo 2 possono essere allevate dall’uomo: l’Apis Mellifera e l’Apis Cerena. La mellifera (produttrice di miele) è diffusa in tutti i continenti, tranne che in Artide e in Antartadide ed è l’unica conosciuta in Europa.
Lo scorso anno l’Hearth Day aveva come tema principale la protezione delle specie animali, inclusa quella delle api appunto, che sono ormai a rischio di estinzione in tutto il mondo. Quest’anno, come sappiamo, il tema scelto è: “agire per il clima”. E proprio i cambiamenti climatici, che da alcuni decenni affliggono il nostro pianeta, rappresentano la principale minaccia alla loro sopravvivenza. Altri pericoli di rilievo per la loro sicurezza e, di conseguenza per quella alimentare globale, derivano dalla diffusione dei parassiti e soprattutto dai pesticidi, ormai utilizzati nei campi di tutto il mondo.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: perchè le api sono così importanti per la Terra e per l’uomo? Semplice: perchè sono il motore della vita, da loro dipende il meccanismo di riproduzione chiamato impollinazione.
L’impollinazione è “il trasporto di polline dalla parte maschile a quella femminile dell’apparato riproduttivo (contenuto nei coni e nei fiori) della stessa pianta o di piante diverse”. Come riporta il magazine di scienza “Focus”, le api svolgono un servizio indispensabile. Il 90% delle 369.000 piante da fiore dipende dalla loro impollinazione: “in una singola “uscita”, un’ape visita da 50 a 1.000 fiori: in teoria, se ogni ape facesse 10 viaggi al giorno, una colonia di 25.000 operaie (un alveare medio-piccolo in piena estate)” potrebbe “impollinare 250 milioni di fiori al giorno. Le api sono necessarie alla sopravvivenza di moltissime specie animali che contano su fiori, frutti, semi e noci per sopravvivere, senza contare il fatto che le piante con fiori fanno da “casa” a interi ecosistemi. La perdita di impollinatori essenziali come api e bombi sarebbe disastrosa per la salute e la resa dei raccolti: per gli animali che dalle api dipendono, come l’uomo, significherebbe la fine”. Infatti, la produzione di “mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole e colza” e di altre piante, è indissolubilmente legato alla loro preziosissima attività.
Ecco spiegato, dunque, il motivo di cotanto interesse nei confronti del benessere di queste instancabili lavoratrici. Dal 2018 anche l’ONU ne ha riconosciuto ufficialmente il ruolo fondamentale di insetti impollinatori, istituendo la Giornata Mondiale delle Api, che si celebra il 22 maggio, 1 mese dopo quella della Giornata della Terra.
Noi tutti abbiamo il dovere morale di tutelare la natura. Per quel che riguarda le api, il nobile compito di difenderle spetta anche e soprattutto agli apicoltori, che si trovano nelle condizioni ottimali per vigilare su sciami e arnie. A proposito di alveari, qualche giorno fa ne hanno trafugati ben 40 dalla proprietà di un giovane imprenditore in Calabria. Il fenomeno del furto di api dilaga ormai in tutta Italia, specialmente nel periodo primaverile, quando si registra la ripresa dell’attività apistica. In effetti questi straodinari imenotteri valgono moltissimo, più dell’oro, I prodigi della natura non hanno prezzo.