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I numeri della pet economy

Il settore della Pet Economy non teme la crisi. Nel 2018 in Italia, l’industria che si occupa degli animali domestici e da compagnia ha generato un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro.
di Paola Caracciolo

In particolare, “il mercato dei prodotti per l’alimentazione dei cani e dei gatti nel 2018 ha sviluppato in Italia un giro d’affari di 2.082 milioni di euro, in crescita a valore del 1,5% rispetto all’anno precedente, con un tasso di sviluppo superiore a quello del largo consumo confezionato (+0,1% nel 2018)”.

Come risulta dalla XII° edizione del Rapporto ASSALCO- Zoomark del maggio 2019, realizzato da ASSALCO (Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) per Zoomark International, con il contributo di IRI Information Resources,la società di ricerche di mercato Doxa e l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI). Zoomark International è il salone internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali domestici, evento organizzato ogni anno da BolognaFiere.

Per quanto riguarda l’alimentazione del cane e del gatto, il mercato del cibo per il felino di casa rappresenta il 52,3% del totale e si aggira sui 1.089 milioni di euro (+0,7% rispetto al 2017), mentre quello per il cane rappresenta il 47,7% del totale mercato e vale quasi 993 milioni di euro. Nel 2018 sono state vendute in totale 565.136 tonnellate di mangime (-1,2% rispetto all’anno precedente, ma le cifre sono superiori rispetto al 2016 e al 2015), con una preferenza da parte degli acquirenti verso prodotti di qualità superiore e formati di piccole dimensioni. Nel periodo 2015-2018, “il mercato si è sviluppato con un tasso di crescita annuo composto pari a +2,7% a valore (+1,2% il tasso del Largo Consumo Confezionato)”.

Sempre riguardo agli alimenti per cane e gatto, i principali segmenti di mercato (cibo umido, secco, snack & treat) segnano un andamento positivo o restano in linea con i dati precedenti. Al primo posto si colloca il segmento degli “umidi”, con un fatturato che rappresenta il 48,1% del totale e conferma i guadagni del 2017. Mentre, i cibi secchi crescono del 2,5% rispetto all’anno precedente, generando un fatturato di ca. 900 milioni di euro. Gli snack & treat, cioè gli snack funzionali e fuori pasto (spuntini con obiettivi, ad es. favorire l’igiene orale o a caratterizzazione gastronomica, solitamente somministrati come ricompensa oppure per tenere occupato l’animale), segnano un trend positivo (+5,4% a valore).

Per quanto riguarda gli alimenti per gli altri animali da compagnia, come gli uccelli e i roditori, il mercato della Grande Dsitribuzione genera un fatturato di ca. 13,4 milioni di euro e segna una lieve diminuzione, come si è già verificato negli ultimi anni. Al primo posto il mangime per uccelli (37,8%). Seguono gli alimenti per i roditori (29,8% del fatturato), per le tartarughe (15%) e per i pesci (16,9%).

Il mercato degli accessori per la cura e la gestione quotidiana degli animali domestici, che include “prodotti per l’igiene, giochi, guinzagli, cucce, ciotole, voliere, acquari, tartarughiere e utensileria varia”, nel 2018 ha raggiunto un valore di ca. 71,3 milioni di euro, registrando “una stabilità delle vendite a volume e una leggera flessione del fatturato dell’1,2%”. In forte crescita la vendita degli antiparassitari, che sale al + 5,9% rispetto al 2017.

Le lettiere per gatto, conteggiate a parte, nel 2018 hanno raggiunto un volume di affari pari a ca. 72,3 milioni di euro, con un + 6,2% rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda l’ulteriore canale dell’e-commerce, nel 2018 il fatturato delle vendite online da parte degli operatori generalisti di alimenti per cani e gatti è stato di ca. 8,3 milioni di euro.