Il turismo lento

Il 2019 è l’Anno Nazionale del Turismo Lento. Dopo i Cammini (2016), I Borghi (2017) e il Cibo Italiano (2018), quest’anno è la volta del Turismo in modalità rallentata, come annunciato nel 2017 dall’ex-ministro dei Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini per promuovere il Turismo Sostenibile e in contemporanea presentare l’ “Atlante dei Cammini d’Italia”.
di Paola Caracciolo

Non solo Nazionale. Il 2019 può essere considerato anche Anno Internazionale del Turismo Slow, grazie al progetto dell’Associazione Borghi d’Europa presentato lo scorso aprile nella sede dell’Ufficio del Parlamento Europeo a Milano.

Il progetto si articola in una serie di percorsi internazionali, “ognuno dei quali prevede la partecipazione di 5 Paesi Europei e di 5 Regioni Italiane”.

Ciascun percorso, attaverso le bellezze delle zone prescelte, esalta un tema specifico: il Percorso della Fede, le Vie dell’Acqua, le Vie della Birra, le Vie del Caffè, le Vie del Pane, le Vie della Pizza, le Vie dei Norcini e il Tempo, Mulini del Gusto, il paesaggio della Vite e del Vino, Terre Romane e Bizantine, Ferrovie (non) dimenticate e Mobilità Dolce. In una prima fase, un gruppo di esperti visiterà “le località inserite nei percorsi, costruendo itinerari fondati sul principio dell’interculturalismo”. Quindi, le realtà istituzionali e associative locali potranno” chiedere “il riconoscimento dei Percorsi come Itinerari Interculturali Europei” oppure “si potranno oganizzare in autonomia per valorizzare i loro borghi e territori”. Cos’è il Turismo Lento o Slow? Esattamente questo.

Come spiegato dall’ex-ministro Dario Franceschini è “un ulteriore modo per valorizzare i territori italiani meno conosciuti dal turismo internazionale e rilanciarli in chiave sostenibile favorendo esperienze di viaggio innovative, dai treni storici ad alta panoramicità, agli itinerari culturali, ai cammini, alle ciclovie, ai viaggi a cavallo”. Non si tratta di una trovata pubblicitaria, nè di uno slogan. Autenticità: questa è la parola chiave per comprendere la sua dimensione unica. Salvaguardia di piccole comunità, ricche di storia e cultura, ma che rischiano di scomparire a causa di un ridotto flusso turisitco e, di conseguenza, economico.

Il Turismo Lento si contrappone ai ritmi frenetici del Turismo di massa o del Turismo lampo, che spesso riducono l’agognata vacanza ad una superficiale, spossante e vuota rassegna di località e menu. Rispetta l’ambiente. Invita residenti e turisti ad apprezzare a fondo le bellezze del paesaggio, a scoprire splendore e segreti di piccoli centri, poco noti ma pieni di fascino. Turismo Lento è dare un senso al tempo, utilizzare mezzi di trasporto che permettano di assaggiare il paesaggio, camminare nel verde ad es. o raggiungere uno sperduto rifugio di montagna o andare in bicicletta, commuoversi al cospetto della grandezza della natura.

La peculiarità di questo stile di vacanza è rappresentata dal fatto che l’esperienza non è affidata all’iniziativa del singolo, ovvero non ha le caratteristiche del “fai da te”, ma è un progetto strutturato che propone soluzioni di viaggio testate e certificate. Ad es. l’”Atlante Digitale dei Cammini d’Italia”, sul sito della Direzione Generale del Turismo, traccia “una mappa dei Cammini che ora comprende anche 500 punti di interesse tra snodi, borghi, grotte naturali, siti UNESCO, ferrovie storiche e porte d’accesso”. Si sceglie di abbandonare aereo e macchina, se possibile, ci si dirige verso luoghi lontani dal caos e da coloro che affannosamente ricercano divertimento e originalità. Uno sconfinato patrimonio culturale da afferrare e centellinare. Che lascia il segno in chi lo vive. Proviamo a delineare l’Identikit del Turista Slow. Innanzitutto, l’identikit non esiste.

Tutti possono avventurarsi in questa nuova dimensione di viaggio. Anche il Turista Speed, che frequenta le mete alla moda e adora i divertimentifici. Ovviamente, chi apprezza la magnificenza della natura e ama immergersi totalmente nella cultura ospite, chi preferisce stimoli umani e veri, chi rifugge lo strazio del ritrovarsi immobilizzato in lunghe code tra automobili roventi, trarrà maggiore soddisfazione e benefici duraturi dalla Vacanza Lenta.