Secondo quanto emerso dal Report Aste 2018 di Astasy e Npls Re Solutions pubblicato a inizio 2019, lo scorso anno il settore delle aste immobiliari ha incontrato una serie di difficoltà, tra cui il flop delle procedure telematiche, ritenute forse troppo complicate dagli acquirenti e i lunghissimi tempi di attesa imposti dai Tribunali.
di Paola Caracciolo
Nel complesso, però, a fronte di un aumento delle esecuzioni immobiliari, si è registrato un forte incremento del numero di immobili effettivamente aggiudicati rispetto al totale delle procedure all’incanto. Nel 2018 in Italia le esecuzioni sono state 245.100, con un valore base d’asta totale di 36.379.962.273 miliardi di euro e una crescita del 4,6% rispetto al 2017.
In base alla distribuzione sul territorio, sembra che il numero più alto appartenga alla Lombardia (19,46% del totale). Seguono: Sicilia (9,77%), Veneto (7,96%), Piemonte (7,98%) e Lazio (6,88%). Per quanto riguarda le singole provincie, Milano detiene il primato nazionale delle esecuzoni (10.363 procedure), prima di: Bergamo (9.499), Roma (9.322), Brescia (6.887) e Alessandria (oltre 5.000).
In italia nel 2018, in relazione alle categorie d’uso, più del 78% degli immobili all’incanto era classificato come residenziale, il 10% era costituito da terreni e il 7% da capannoni industriali e commerciali. Invece, dal punto di vista economico e di “impatto sui bilanci delle banche”, la fetta maggiore, ovvero l’80% ca. del valore complessivo, proveniva da fallimenti di grandi realtà industriali. In pratica, il 74% degli immobili aveva un valore d’asta al di sotto dei 115.000 euro, il 16% toccava i 250.000 euro, mentre il 10% raggiugeva cifre molto elevate.
Sempre secondo lo studio di Astasy e Npl, nel 2017 nel nostro Paese sono state aggiudicate 76.219 unità immobiliari, pari al 29% delle aste che hanno avuto luogo durante l’anno e a più del doppio di quelle registrate nel 2016, con un valore di acquisto che corrispondeva mediamente al 56% in meno rispetto al costo iniziale riportato in perizia. Infine, per quanto concerne il recupero del credito, sembra che in media il tempo di attesa sia superiore ai 4 anni.
Come riporta il sito “Aste Giudiziarie”, attualmente in Abruzzo le procedure per immobili ad uso non residenziale offrono un buon numero di opportunità di investimento. In particolare, in aggiunta alle altre categorie d’uso, ad oggi nella provincia de L’Aquila risultano all’asta: 42 immobili commerciali, 12 immobili industriali, 28 terreni, 2 alberghi- pensioni.
Nella provincia di Pescara: 125 immobili commerciali, 23 immobili industriali, 54 terreni, 4 alberghi- pensioni, 1 lotto edificabile.
Nella provincia di Chieti: 53 immobili commerciali, 14 immobili industriali, 82 terreni, 4 alberghi- pensioni, 2 lotti edificabili.
Nella provincia di Teramo: 60 immobili commerciali, 12 immobili industriali, 32 terreni, 3 alberghi- pensioni, 4 lotti edificabili.