La “sindrome del debito ingiusto” dell’imprenditore: un dramma emerso “grazie” alle conseguenze sulle persone di politiche bancarie che ignorano la propria responsabilità pubblicistica. Ma, che le banche non siano la punta dell’iceberg? Fisco e ricorso al credito illegale quanto pesano?
La sindrome del debito ingiusto colpisce gli imprenditori in difficoltà ed i sintomi vanno da un forte esaurimento che può degenerare in “delirio di rovina” a disturbi cardiocircolatori finanche all’eccesso di alcol e fumo oppure ancora la totale asocialità ed è stata inquadrata fra le malattie del III millennio. Ad occuparsene è uno studio realizzato dal Prof. Vento, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Mobbing – Bossing in collaborazione con gli psicologi Gilberto Di Benedetto e Stefano Benemeglio nel 2011.
Fatto di rilievo è che la sindrome del debito ingiusto crea anche alterazione della memoria e incapacità di concentrazione, due fattori fondamentali per l’imprenditore nello svolgimento della sua attività.
Il S.A.V.I.B. (Sindacato Autonomo delle Vittime Bancarie) è costituito da un team di legali, psichiatri, psicologi e imprenditori coordinati dall’Avv. Giuseppe Troise e al fine di poter prefigurare cause collettive contro le banche per danni biologici, ha commissionato al Prof. Vento uno studio sulle potenzialità di tale intuizione. Quello che è emerso è che la sindrome del debito ingiusto è a tutti gli effetti una patologia. Ma il dramma sostanziale risiede nel fatto che il fenomeno non è circoscritto a casi che riguardano singoli individui, caso che seppur grave, sarebbe “controllabile”. Qui il dramma è di natura collettiva e così è stato illustrato dal Dott. Di Benedetto: “Si toccano le iniziative imprenditoriali degli italiani, scoraggiando lo spirito d’iniziativa di ardimentosi che si sono ritrovati con il conto corrente in rosso”.
La terapia messa a punto è costituita da ansiolitici e antidepressivi. Nei casi in cui sussistono componenti deliranti si aggiungono neurolettici e ipnotici contro l’insonnia. In tutti i casi, la terapia farmacologica deve essere coordinata con un ciclo di psicoterapia che serve a riordinare i rapporti sociali con la famiglia e con il resto della società.
Fin qui abbiamo descritto il fenomeno della sindrome del debito ingiusto nei suoi casi “positivi”. Cosa di peggio? Infarto e suicidio. La sindrome del debito ingiusto, quando raggiunge la deriva crea drammi che l’imprenditore considera insormontabili, può arrivare a “pagare i debiti” prima nella gestione delle cose, della famiglia dei rapporti sociali e poi, a volte, anche con la vita.