Occupazione Mezzogiorno: incentivo per le assunzioni

L’incentivo per le assunzioni Occupazione Mezzogiorno riconosce alle imprese un contributo pari ai contributi previdenziali che dovrebbero essere sostenuti dal datore di lavoro.

L’importo massimo che può essere riconosciuto è pari a 8.060,00 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile per dodici mensilità e fruibile dal entro il termine del 29 febbraio 2020. Sono esclusi i premi e i contributi dovuti all’INAIL.

Condizioni e requisiti

L’incentivo è riconosciuto alle imprese che hanno effettuato assunzioni dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018.

La prestazione lavorativa deve essere svolta in una regione tra quelle “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) o in una regione tra quelle “in transizione” (Abruzzo, Molise, Sardegna). Sono indifferenti la residenza della persona da assumere e la sede legale del datore di lavoro.

L’incentivo per le assunzioni Occupazione Mezzogiorno spetta sia per rapporti a tempo pieno che a tempo parziale e può essere riconosciuto per le seguenti forme contrattuali e nelle seguenti circostanze:

  • contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione
  • contratto di apprendistato professionalizzante
  • trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto di lavoro a tempo determinato
  • contratti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo con una cooperativa di lavoro.

I lavoratori da assumere devono essere scelti fra persone che abbiano un’età compresa fra i 16 e i 34 anni. Nel caso in cui al momento dell’assunzione il lavoratore abbia già compiuto 35 anni, oltre ad essere disoccupato deve risultare privo di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

Normativa di riferimento

L’incentivo per le assunzioni Occupazione Mezzogiorno è stato istituito con Decreto Direttoriale ANPAL n. 2 del 2 gennaio 2018, successivamente rettificato con Decreto Direttoriale n. 81 del 5 marzo 2018, in attuazione della previsione contenuta nell’articolo 1, comma 893, della legge n. 205/2017 (legge di bilancio 2018).

La misura viene gestita dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS), che ha provveduto ad emanare la Circolare n. 49/2018 per disciplinarne l’accesso e le modalità operative per la fruizione.