I soldi? crescono (anche) sotto terra!

 

E non parliamo di tesori e monete d’oro che i nostri nonni nascondevano sotto l’albero, ma di agricoltura e allevamenti!

La cosa più bella è che con tutte le nuove tecnologie non è più necessario neanche piegarsi troppo.
Fino ad oggi, se si guarda alle microimprese agricole, automaticamente ci si immagina il contadino impegnato in attività usuranti che richiedono un impegno sostanzialmente esclusivo. I suoi prodotti sono di ottima qualità e le persone, italiane quanto estere, spendono per averli ma qual è il costo per l’imprenditore agricolo!?

Per la ricerca del partner, hanno inventato addirittura un programma televisivo: il contadino cerca moglie. Dove in un’atmosfera stranamente bucolica, giovani e meno giovani contadini cercano la dolce metà tra persone poco aduse al mondo agricolo e provenienti dalla città. La verità, però, è che mentre restiamo legati all’archetipo del contadino che rinuncia a vivere, non ci rendiamo conto che siamo passati ben oltre.

Si chiama Agricoltura 4.0 ed è una serie di tecnologie innovative per cui macchinari e attrezzature, dotati di tali innovative tecnologie, rendono la produzione agricola maggiormente sostenibile. “Sostenibile” è uno dei termini più diffusi in questo momento storico e viene comunemente applicato a tutti i settori compresi quelli non imprenditoriali ma resta spesso un concetto vago con la conseguenza che è difficile comprendere a cosa effettivamente serva e quale possa essere la sua utilità pensando all’interesse imprenditoriale.

In sostanza, esistono trattori guidati da dispositivi collegati direttamente al cellulare, droni e strumenti di precisione che controllano il più piccolo dettaglio sullo stato del terreno e delle coltivazioni, macchinari che all’interno di una stalla sostituiscono l’uomo in tutte le fasi più pesanti e impegnative.

Le tecnologie Agricoltura 4.0, in sostanza, aiutano l’ottimizzazione della gestione aziendale e i processi produttivi e, fatto importante guardando allo specifico interesse, semplificano e favoriscono lo svolgimento
di tutte le attività tipiche della vita agricola al contempo emancipando gli agricoltori dalle rinunce cui fino a qualche anno fa erano obbligati.

Risolto il punto sulla qualità della vita e guardando all’attività agricola, si nota che il segmento imprenditoriale delle imprese agricole va sempre sviluppandosi. Le attività agricole, oltre coltivazioni, allevamenti e trasformazione, vanno dall’agriturismo alla fattoria didattica finanche all’accoglienza turistica e l’intrattenimento di grandi e bambini.

La combinazione di così numerose declinazioni del segmento agricolo è diventata nel corso degli ultimi anni una fucina di attività che riguardano una platea di destinatari estremamente vasta e variegata. Così, in maniera quasi del tutto naturale, seppure spinta e sostenuta dagli orientamenti pubblici, è nata la “agricoltura sociale”.

Si tratta di una novità di rilievo nell’ambito dell’imprenditoria agricola, che unisce sostenibilità ambientale, inclusione delle categorie fragili e welfare in un connubio tra tradizione e innovazione.

Questa particolare esperienza può avere centinaia di declinazioni differenti come l’impiego di risorse agricole, animali e piante presenti nei diversi contesti rurali per promuovere lo stato di benessere dell’uomo. E parliamo anche di benessere di lusso! Quindi via alle attività a stretto contatto con gli animali, la guida nella produzione “fai date” di prodotti agricoli, come tisane o cosmetici. E non solo i prodotti utilizzati, ma anche l’esperienza vissuta, diventano fonte di guadagno e business!

Non è un caso che le attività di agricoltura sociale siano ambitissime dalle aziende agricole, arrivando a suscitare un interesse crescente da parte dei clienti (+250% nell’arco di otto anni).
La maggior parte delle imprese agricole sono anche fattorie didattiche e occupano persone fragili.Alcune offrono anche attività di agricoltura sociale per persone con disabilità, seguite da operatori specializzati. Ben vengano le attività guidate tutte al femminile o pensate, su misura, per i giovani!
E il papabile guadagno non si arresta qui: le politiche di spesa previste dagli enti pubblici, guardano sempre con più attenzione a reti e partenariati, più o meno ampi, quindi sono ben finanziate anche le collaborazioni con centri ed enti, anche con le scuole. Ciò concorre allo sviluppo del reddito, a pieno titolo, sotto forma di pubblicità indiretta!

Così, è possibile dire tranquillamente che i soldi sono (anche) sotto terra e che ormai non è più necessario neanche piegarsi troppo! Anzi, a chi dice che i soldi sono nell’aria si può rispondere che i soldi sono sotto terra, ma si raccolgono dall’alto!